È lo stile d’arredamento più in voga al momento tra gli appassionati di interior design e bricolage: stiamo parlando dello stile shabby chic la moda nata in Gran Bretagna negli anni ‘80 e già diffusasi a macchia d’olio nelle case di tutto il mondo. Che sia o meno nelle vostre corde non è importante, ma lo stile Shabby ha difatti invaso, soprattutto negli ultimi anni, i negozi per la casa e per l’arredo, diventando una vera e propria moda.
Cos’è lo stile shabby chic e come nasce?
Facciamo un po’ di chiarezza: sappiamo tutti cosa si intende per shabby chic, ossia lo stile della vecchia Inghilterra della fine del secolo scorso? Il termine che definisce questo stile fu coniato per la prima volta dalla rivista “The World of Interiors“, una delle guide mondiali in materia di interior design. Shabby in lingua inglese vuol dire “usurato” e la nuova modalità di decorare gli ambienti prende quindi spunto dal desiderio di rimettere a nuovo, anche se con stile, l’antico senza fargli perdere il tocco rétro che lo caratterizza.
Nello stile shabby nulla è lasciato al caso e quindi non basta ritirar fuori dal baule i vecchi complementi della nonna: il lavoro sull’usato deve essere svolto con delle regole estetiche precise. Da questo prende forma lo shabby chic, che ben presto si diffonde anche negli Stati Uniti, grazie all’attività della designer Rachel Ashwell che fa conoscere al mondo la nuova moda attraverso il suo negozio a New York e il suo Bed and Breakfast in Texas.
Cos’è lo stile shabby chic e perché è così amato?
Rivalutare gli oggetti in chiave vintage è la chiave per mantenere intatta l’anima dell’oggetto dandogli però una nuova vita. Nel ricreare un oggetto con lo stile shabby c’è chi preferisce le linee più semplici, a patto che non siano troppo lineari, chi forme più intarsiate estremamente lavorate. L’importante è comunque non perdere di vista l’obiettivo finale: creare un ambiente intimo e accogliente con dettagli raffinati e antichi rivisitati in chiave più moderna.
Lo stile shabby chic non prevede l’uso di tinte troppo forti e materiali troppo rigidi. Sì invece a colori pastello o molto chiari e a linee sinuose. I fanatici del bianco (colore predominante nella maggior parte delle espressioni shabby) lo adorano, ma al tempo stesso gioiscono anche coloro i quali prediligono nuance più colorate ma delicate come il tortora, giallino, grigio e avorio.
Tra i materiali più utilizzati da chi predilige il fai da te ci sono il gesso liquido, per dare un aspetto al tatto gessoso alle superfici, la paraffina, per non far attaccare la tinta agli angoli dei mobili e donare cosi una parvenza di usurato alla mobilia e la carta vetrata per raschiare le parti interessate e farle sembrare usurate.
Lo shabby predilige il mobilio riciclato, ecco perché se volete avvicinarvi a questo stile decorativo dovreste rovistare bene nella soffitta della nonna e dare libero sfogo alla vostra creatività. Armadi, comò, sedie, tavoli… un’intera casa dallo stile country o più moderno può essere arredata con mobili in stile shabby chic.
Tutti quei materiali che fino a ieri sembravano destinati al macero saranno la base per mobili nuovi e pieni di luce: non è un caso, infatti, che questo stile sia il preferito soprattutto dei paesi del Nord Europa e scandinavi come la Svezia, dove la popolazione può godere della luce solare per un quantitativo di ore limitato all’anno. Credenze old style, letti a baldacchino, cuscini bianchi, pallet ridipinti, scatole di legno intarsiate che danno vita a cuori e fiori, lanterne: questi sono solo alcuni degli oggetti simbolo di uno stile tutto diverso, tutto particolare.